(IL MONITORE - luglio 2003 - Pubblicato col titolo: "L'ecologia a doppio senso")
Due storie campane apparentemente simili, ma in realtà profondamente diverse, anzi opposte, ci fanno capire come la malafede di certi personaggi “sinistri” sia non solo profonda e radicata, ma costituisca l’unica vera molla che li fa muovere.
A Paestum duecento persone hanno manifestato contro il progettato utilizzo per lo stoccaggio di ecoballe di un’area vicina agli splendidi templi, patrimonio dell’umanità. Le ecoballe, come tutti sanno, sono quei rifiuti trattati, pressati e impacchettati, pronti per essere spediti altrove; il prefisso “eco” sta appunto a indicare che essi non puzzano, non inquinano e non danneggiano l’ambiente. Nonostante ciò, qualcuno, con in testa lo stesso sindaco di Capaccio (comune che ospita il sito archeologico di Paestum), ha pensato bene di protestare. I rifiuti non li vuole nessuno: che se li sciroppi pure il vicino; a casa mia, mai! Il sindaco si è molto arrabbiato perché la protesta è stata un mezzo fallimento, anche per la vistosa assenza degli albergatori e degli operatori turistici del comprensorio. Idioti incoscienti? Forse no, se si considera che l’area destinata alle ecoballe, già discarica comunale, dista ben cinque chilometri dal sito di Paestum, da cui non è nemmeno visibile, perché nascosta da una collina. Evidentemente in questa stagione gli operatori turistici sono impegnati a lavorare e non hanno tempo da perdere con manifestazioni, soprattutto se di dubbia consistenza. Il sindaco si accontenti pure della partecipazione dei soliti ambientalisti e sinistri in servizio permanente effettivo.
Ma spostiamoci un poco più a nord, a Bacoli, a due passi da Napoli. Anche qui il protagonista è il sindaco del ridente paesino della costa flegrea. Per i due mesi di luglio e agosto egli ha vietato l’accesso alle moto e ai motorini nel territorio comunale ed ha imposto un ticket di 5 euro alle auto dei non residenti che vogliano entrarvi nelle ore diurne. Provvedimento sacrosanto ed altamente ecologico, ove si consideri l’inferno di traffico, smog e rumori che diventano d’estate e nei fine settimana gli splendidi lidi di Miseno e Miliscola. Certamente anche qua – direte voi – i sinistri e gli ambientalisti avranno appoggiato l’azione del sindaco. Sbagliato, non è così! A Bacoli essi si sono opposti ed hanno giurato che faranno di tutto per far annullare il provvedimento. Forse che questo paese e i suoi abitanti meritano meno rispetto di Paestum? No, semplicemente l’amministrazione comunale di Bacoli è di centro-destra e quindi va combattuta sempre, anche a costo di cavalcare qualche tigre ingiusta o sbagliata.
Col che si dimostra (ove ce ne fosse ancora bisogno) che la sensibilità ecologia di certi ambientalisti è a doppio senso, a seconda del colore politico di chi si trovano di fronte.