Paolino Vitolo, consulente informatico, webmaster, ITC 	consultant, giornalista, scrittore.L’eccezione e la regola
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(IL CERCHIO - luglio-agosto 2003)

Gentile Signora Iervolino,
non voglio sciuparle la soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto proprio in questi giorni dal suo Consiglio comunale: l’approvazione, dopo ben trentun anni dal precedente, del Piano Regolatore Generale. Anche se a ben guardare il nuovo PRG non contiene innovazioni strabilianti, ma si limita a sancire dei fatti già storicamente acquisiti (come l’appartenenza di diritto al centro storico dei quartieri Chiaia e Posillipo) e lascia nel vago alcune questioni importanti (come quella dell’aeroporto), si tratta comunque di un risultato eccezionale, ottenuto grazie alla buona volontà delle opposte coalizioni politiche che siedono nella sala dei Baroni, le quali hanno deciso finalmente di collaborare. Ritengo che il miracolo l’abbia fatto il miraggio della Coppa America, con tutto quello che ne consegue: la cordata degli imprenditori francesi ansiosi di investire a Bagnoli, il sospirato sblocco dei fondi per la bonifica dell’ex-Italsider finalmente firmato dal ministro Tremonti, e così via. Anche noi siamo contenti e sinceramente preghiamo perché tutte queste belle cose si avverino: sarebbe un’occasione unica per iniziare un risanamento della città, che – come anche lei avrà notato, insieme con gli sparuti turisti che ancora la visitano – è ricaduta, dopo l’inesorabile e fatale smascheramento del bluff Bassolino, in uno stato di prostrazione ancora più grave di prima. Sì, preghiamo, signora Sindaco, perché solo un miracolo, magari di san Gennaro, può fare in modo che tutte le condizioni per ottenere l’assegnazione dell’America’s Cup si avverino. Certo, nessuno sarebbe tanto pazzo da organizzare un evento internazionale di tale portata in una città da sempre infestata da una micro-delinquenza endemica e che tanto facilmente cade in scacco di gruppuscoli organizzati (vedi i cosiddetti disoccupati storici), che fanno il bello e cattivo tempo a loro piacimento, come ben sa chi nelle ultime settimane di luglio ha cercato di percorrere una qualunque strada del centro cittadino. Sembra anzi che le uniche organizzazioni napoletane che funzionano siano quelle irregolari e quelle criminali. Ad esempio, in una sera qualunque del mese di luglio, tradizionalmente legato ai viaggi e al turismo, abbiamo assistito a ben dodici scippi contemporanei di altrettanti congressisti forestieri, avventuratisi in ora neanche troppo tarda nel cosiddetto salotto di Napoli (via Chiaia e via Toledo, con annessi Gambrinus, Galleria e San Carlo) e privati a suon di calci e pugni dei loro Rolex, telefonini e portafogli da professionisti evidentemente ben informati e altrettanto bene organizzati. Se questa è micro-criminalità, che cosa sarà mai la criminalità normale?
Ebbene, signora Iervolino, molti napoletani ritengono che la Coppa America potrebbe essere l’occasione, l’evento eccezionale capace di innescare finalmente un circolo virtuoso in questa città, che di circoli viziosi ne ha a iosa. Noi non ne siamo tanto sicuri, perché – vede – l’eccezione non si avvererà se la normalità, che è la regola nel resto del mondo civile, non diventerà tale anche a Napoli. A meno – come dicevamo – di un miracolo, che temiamo troppo grande anche per il glorioso san Gennaro, purtroppo. Ma si consoli, signora Sindaco: un altro santo può farcela. Quel sant’Antonio da Afragola che riuscì ad inventarsi un improbabile rinascimento napoletano e che – non ne dubitiamo – ha tutti i numeri per portarci la Coppa America. Anche perché un simile risultato combacia perfettamente con le sue ambizioni personali: di diventare un giorno presidente del Consiglio, nel caso che la sua parte politica dovesse prevalere. E potremo vivere così un altro sogno che ci farà illudere per qualche altro anno, salvo poi a ricadere nello squallore e nel degrado quotidiano. Come gli ormai fatiscenti chalet dell’architetto Mendini e le “supposte” della Villa Comunale, simbolo dell’ennesimo inganno perpetrato ai danni della nostra sfortunata città, stanno a dimostrare.


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