(Pubblicato su "HERMES - Il messaggero del Cilento" - Palinuro - giugno 2008)
Siamo in piena luna di miele. E’ un periodo bellissimo, indimenticabile, irripetibile: godiamocelo finché dura. Parlo del governo nazionale, naturalmente, insediato da una manciata di giorni e quindi ancora in quella fase bellissima in cui si litiga poco e si lavora molto, che vorremmo durasse per sempre, ma che – come temo – fatalmente finirà. Com’è finita ormai da tempo nel nostro piccolo, qui a Centola, dove, a poco più di un anno dalla netta vittoria della lista “Insieme” del sindaco Romano Speranza, l’attività preferita dell’opposizione sembra essere diventata quella di criticare tutto indiscriminatamente, facendo leva soprattutto sulla disinformazione, invece che cercare di aiutare e correggere, quando necessario, l’azione di governo, come sarebbe dovere di qualunque opposizione che si rispetti. Eppure anche da noi, in un tempo che sembra ormai lontanissimo, la luna di miele c’è stata: è durata poco, ma c’è stata. Ricordate l’intervista che il consigliere comunale della lista “Arcobaleno” Carmelo Stanziola volle gentilmente concederci e che pubblicammo nel numero di agosto 2007? Io sono andato a rileggermela, perché col tempo le cose si dimenticano, e sono rimasto stupito di come l’atmosfera possa essere cambiata così drasticamente. Per comodità dei lettori riporto qui il solo commento a quell’intervista di appena dieci mesi fa: “Abbiamo incontrato Carmelo Stanziola, consigliere comunale eletto nella lista Arcobaleno, il quale ha voluto gentilmente esprimere il suo parere sull’operato della nuova amministrazione in questi primi giorni di governo. Al di là dei giudizi specifici, che peraltro riportiamo nel seguito, dobbiamo dare atto al dott. Stanziola e a tutto il gruppo di minoranza, di cui egli fa parte, del grande spirito collaborativo che anima l’opposizione e del sincero desiderio di contribuire al governo del Comune. Questo atteggiamento ci rende felici e fiduciosi che risultati positivi arriveranno. Sarebbe bello se anche nel governo nazionale si avessero tali esempi di collaborazione e di interpretazione positiva dei ruoli rispettivi di maggioranza e opposizione.”
Bello, vero? Mi sembra di sognare, tanto le cose sono oggi diverse da allora. Del resto ci saremmo dovuti accorgere da tempo che l’atmosfera era decisamente cambiata, anche dal fatto – insignificante quanto si vuole, ma pur sempre un fatto - che quella citata fu l’ultima intervista che un membro dell’opposizione abbia concesso al nostro giornale. In seguito il sottoscritto ha personalmente chiesto l’onore di un’intervista o di un articolo sia al candidato sindaco, capogruppo della lista Arcobaleno, Andrea Luongo, sia recentemente, proprio per questo numero di Hermes, all’ex sindaco Giovannino Stanziola D’Angelo. In entrambi i casi la risposta è stata urbana, ma negativa. “Mancanza di tempo”, questa la motivazione diplomatica, anche se ci sembra di capire, purtroppo, che le ragioni siano diverse. Provo a spiegarle, naturalmente secondo la mia opinione personale.
Hermes, a torto o a ragione, viene visto come un foglio di destra, evidentemente a causa delle mie idee politiche, che, come ben sa chi mi conosce, non ho alcuna difficoltà a esprimere senza reticenza. Forse, per un naturale processo di estrapolazione, Hermes viene oggi visto anche come il foglio dell’attuale sindaco Romano Speranza e della sua amministrazione. Capisco che si possa avere questa impressione quando ci si limita a riportare i fatti; e i fatti sono che questa amministrazione sta lavorando sodo e bene. Per quanto riguarda gli errori, che certamente ci sono, ci sono stati e ci saranno, non possiamo pretendere che i diretti interessati si cospargano il capo di cenere, soprattutto quando gli stessi ci mettono tutta la buona volontà per fare bene anche in situazioni obiettivamente difficili (dobbiamo dargliene atto). Per questo sarebbe bello se potessimo pubblicare anche le opinioni dell’opposizione, il cui compito precipuo – ricordiamolo – dovrebbe essere la critica costruttiva e collaborativa. Del resto - come certamente ricorderete – Hermes nacque sei anni fa come un foglio di opposizione e non mi sembra che il sindaco di allora ed i componenti della passata amministrazione disdegnassero di esprimere il loro parere e di citare le loro realizzazioni sulle pagine del nostro giornale. E invece queste stesse persone, ora che sono loro all’opposizione, “non hanno più tempo” per Hermes. Ce ne dispiace molto, perché non ci crediamo. Se c’è qualcuno che non ha tempo qui, sono i membri dell’attuale amministrazione, oberati da situazioni obiettivamente difficili, come i debiti ereditati dalle consiliature precedenti o la spaventosa emergenza rifiuti che attanaglia da molti mesi la nostra regione.
I rifiuti, appunto, quelli di cui parla un manifesto dell’opposizione, che non ha tempo per l’intervista a Hermes, ma che ne ha evidentemente a iosa per preparare questo manifesto, che non esito a definire demenziale, e che chiede niente meno che le dimissioni dell’amministrazione comunale per non aver saputo risolvere un problema provocato da oltre quindici anni di malgoverno di Bassolino e compagni. Compagni anche dei membri dell’opposizione, di quegli stessi che hanno scritto il suddetto manifesto e ai quali dobbiamo dare atto – ammettiamolo – di un supremo sprezzo del ridicolo!
Ma basta chiacchiere, pensiamo ai fatti! E, visto che siamo in tema di rifiuti, esorto i lettori a leggere su questo stesso numero il pezzo di Umberto Meluccio, che parla delle vicissitudini che si son dovute superare per permettere di avere il territorio pulito anche quest’estate, pur in piena emergenza rifiuti, come lo fu l’estate scorsa e come non fu – ci dispiace ricordarlo – l’estate di due anni fa (per rinfrescare la memoria, andate a vedere le foto in fondo a pagina 4 di Hermes di agosto 2007). E, sempre in tema di rifiuti, vorremmo ricordare la partenza della raccolta differenziata con raccolta porta a porta, che avverrà nei prossimi giorni o addirittura nelle prossime ore. Le istruzioni dettagliate, riportate su appositi pieghevoli predisposti dal Comune, sono pubblicate anche su questo numero. A questo proposito, vorrei ricordare che la raccolta differenziata, indispensabile per aiutare a superare l’emergenza ed anche per risparmiare sul costo della raccolta rifiuti, richiede la collaborazione di tutti i cittadini. Ognuno di noi si faccia parte diligente per rispettare le regole, che non sono difficili (basta abituarsi), e soprattutto per farle rispettare anche dagli altri, anche da chi viene da turista a godere delle bellezze del nostro paese. Il fatto che la popolazione sul territorio si moltiplichi per dieci nel periodo estivo costituisce un problema in più, soprattutto per meccanismi delicati come la raccolta differenziata. Se poi la popolazione aggiuntiva non rispetta le regole, è chiaro che il meccanismo rischia di incepparsi. E’ compito dei proprietari di case e degli albergatori ricordare con fermezza ai propri clienti che il nostro è un paese civile che merita lo stesso rispetto che essi giustamente pretendono.
Cambiamo argomento: opere pubbliche. A nessuno può essere sfuggito che nell’ultimo anno il territorio comunale è diventato tutto un cantiere. E non parlo solo dei fiorellini delle aiuole spartitraffico, che pure in altri tempi sembravano un lusso fantascientifico, come vorrei ricordare a chi oggi si permette di fare della stupida ironia. Parlo del completamento di lavori impostati dalla vecchia amministrazione, come la ristrutturazione del porto di Palinuro ormai in fase avanzata o il consolidamento statico dell’Arco Naturale, in fase di completamento con fondi ottenuti sempre dalla passata amministrazione (gliene diamo volentieri atto). E parlo pure dei progetti già in completamento o in fase esecutiva, come la realizzazione del tanto desiderato marciapiede di via Saline, l’illuminazione della stessa via fino alla torre di Caprioli, il definitivo ammodernamento e adeguamento degli impianti idrici a Centola e a Palinuro, delle fognature a Palinuro, la realizzazione di un nuovo sito ecologico per lo stoccaggio della raccolta differenziata in località Perilli, la ristrutturazione delle vie rurali del Velardino e della Chiusa, la messa in sicurezza del costone in dissesto che incombe sulla casa comunale a Centola, l’apertura di alcuni itinerari turistici e archeologici sia sul capo Palinuro e Molpa che sulla montagna del Chiancone a Centola. Sono tante le opere in cantiere che è impossibile ricordarle tutte. E stupisce il contrasto con il periodo di letargo che ha preceduto tutto questo fervore.
Ci si potrebbe chiedere: chi paga tutto questo? Come può un comune afflitto da debiti storici affrontare tutte queste spese? Certo i debiti sono stati un problema in più che si è dovuto affrontare nell’ultimo anno, ma questo non ha bloccato le nuove iniziative. Anche perché l’amministrazione comunale ha affrontato il problema dei finanziamenti in maniera professionale. Mentre un tempo ci si rivolgeva all’”amico” o si cercava la raccomandazione dell’onorevole di turno, oggi il comune si è servito di ditte specializzate nel reperimento di fondi. La Comunità Europea, la Regione, lo Stato mettono a disposizione una massa incredibile di fondi destinati allo sviluppo delle amministrazioni locali. Nella maggior parte dei casi questi fondi restano inutilizzati per una ragione spaventosamente banale: le amministrazioni o non sanno che esistono o non sanno come fare e a chi rivolgersi per farseli assegnare. Nel caso specifico di Centola, il comune ha stretto un accordo con una ditta specializzata in questo campo, la Solutions di Napoli, che a costo zero per le casse comunali, si è impegnata ad ottenere alcune decine di milioni di euro da destinare alle opere pubbliche. In pochi mesi sono già stati ottenuti circa quattro milioni di euro di finanziamenti, come ufficializzato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania del mese scorso.
Vorrei chiudere con un’ultima considerazione. Si va dicendo in giro che nel paese c’è un certo malcontento ed una certa delusione, forse proprio in rapporto alle aspettative che si erano avute nei riguardi della nuova amministrazione. A guardare i fatti, questo non dovrebbe succedere, ma, come è ovvio, i fatti hanno valore solo se si conoscono e si conoscono solo se qualcuno li pubblicizza. Se una critica posso fare all’attuale governo comunale è forse un’informazione insufficiente, alla quale Hermes cerca di ovviare in maniera purtroppo poco efficace, a causa della scarsa periodicità. Forse gli amministratori dovrebbero parlare di più, dovrebbero dedicare più tempo alla politica e alla comunicazione. Ma per farlo dovrebbero sottrarre del tempo al lavoro, che è tanto ed è difficile. Non è un mistero per nessuno che Romano Speranza sale normalmente al comune alle dieci del mattino e ne scende verso mezzanotte (e dopo continua a lavorare). Non è un mistero neanche che negli ultimi numeri di Hermes non sia apparsa una sola intervista, un solo articolo, un solo trafiletto a firma del Sindaco. La verità (e questa volta è una verità vera) è che il Sindaco non ha tempo, e non ne hanno nemmeno i suoi collaboratori. Parlano poco, ma lavorano molto. Per il bene del paese.
Lasciamoli lavorare.
Paolino Vitolo
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