(HERMES on line - 24 dicembre 2023)
Oggi è la vigilia di Natale e vorrei dare a tutti voi, cari amici che avete la bontà di leggermi, il più sincero augurio di ogni bene e tanta felicità per questo Santo Natale e per l’anno nuovo.
Non fa niente che alcuni presepi siano stati bruciati in questi giorni, perché evidentemente disturbavano persone di fede diversa (non ho usato l’accezione “infedeli” perché avrebbe generato confusione, in quanto per quegli altri gli infedeli siamo noi). Basta andare sul web, come ho fatto io digitando “presepi bruciati” per trovare tra l’altro che a Parabiago (MI) un marocchino il 15 dicembre scorso alle ore 15 ha incendiato il presepe in una chiesa ( https://www.agi.it/cronaca/news/2023-12-15/bruciato-presepe-chiesa-a-parabiago-24455230/ ). E poi quattro giorni fa, il 20 dicembre, un altro presepe è stato bruciato in una chiesa parrocchiale di Brentonico (TN), che è rimasta inagibile ( https://www.rainews.it/tgr/trento/articoli/2023/12/bruciato-il-presepe-di-brentonico-si-teme-un-atto-vandalico-9b68a1d1-5bb1-482a-9df6-363afd37b9d9.html ). E ancora, presepe bruciato nella piazza di Avola (SR) ( https://www.blogsicilia.it/siracusa/incendio-presepe-avola/815019/ ); due presepi bruciati ad Ivrea (TO) ( https://www.lastampa.it/torino/2020/01/08/news/e-una-donna-la-sospettata-di-aver-dato-fuoco-a-due-presepi-nelle-chiese-di-ivrea-1.38302569/ ). Potrei continuare, ma non voglio tediarvi.
Non fa niente che don Vitaliano Della Sala, parroco della Chiesa SS. Pietro e Paolo in Capocatello di Mercogliano, in provincia di Avellino, grande campione dei diritti civili, abbia fatto in chiesa – pensate un po’! – un presepe con due Madonne, per far capire che anche la Sacra Famiglia deve adeguarsi alla moda delle famiglie “arcobaleno” ( https://www.ilriformista.it/presepe-con-due-madonne-e-gesu-che-diventa-cucu-lo-scontro-tra-don-patriciello-e-don-vitaliano-rimetti-san-giuseppe-400221/ ). Egli ha mancato però di spiegarci quale delle due Madonne sia stata visitata dallo Spirito Santo: la bionda o la bruna? Del resto, il buon parroco irpino è un precursore dei tempi futuri: persino il signor Bergoglio, che, per inciso, ha usurpato il nome di Francesco affermando che chi ama gli animali non ama i bambini (pazzesco!!!), persino il Papa che ci ritroviamo – dicevo – ha benedetto le unioni trans o arcobaleno o LGBT… o come diavolo si chiamano, specificando però che non si tratta (ancora) di matrimonio.
Non fa niente che nella scuola elementare De Amicis di Agna (Padova), oltre a non aver fatto il Presepe (ci mancherebbe!) abbiano anche cambiato la canzoncina di Natale dei bambini sostituendo il nome di Gesù con cucù, tanto fa rima lo stesso ( https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/padova-cucu-gesu-recita-scuse-insegnanti_74826622-202302k.shtml ).
Non fa niente che tanti si ostinino a non pronunciare la parola Natale, per non offendere i non credenti, parlando semplicemente di “festa d’inverno” o, peggio, “Winter Holiday”.
Non fa niente che tanti affermino che Natale non significa niente, perché fin dall’antichità in questi giorni si festeggia il solstizio d’inverno, cioè la data in cui il giorno ricomincia ad allungarsi e la notte ad accorciarsi. Cioè in latino: Dies natalis solis invicti.
Non fa niente che molti pensino che Natale sia il nome di un improbabile Babbo con barba e vestito rosso che dal polo nord porta regali ai bambini sulla slitta volante trainata da renne. Che poi sarebbe l’anglosassone Santa Klaus, perché la tradizione di quei popoli vuole che San Nicola cominci a portare i regali ai bambini il 6 dicembre, per poi terminare il lavoro il 25.
Non fa niente che anche noi, da ancor prima della festa di San Nicola, abbiamo cominciato a girare come trottole per acquistare regali, profumi, pensierini e poi tanto cibo per abbuffarci durante le feste, pensando solo distrattamente che ci sono tanti che tutte queste belle cose non se le possono permettere.
Non fa niente tutto quello che ho detto ed anche quello che non sono riuscito a dire. Non fa niente perché i cristiani credenti (ed io, anche se indegnamente, lo sono) sanno benissimo che Natale non è altro che il compleanno di Gesù Cristo, il figlio di Dio, che 2023 anni fa, per volere del Padre, si fece uomo in una grotta di Betlemme per salvare l’umanità con il suo sacrificio.
Per questo auguro buon Natale a tutti, anche a chi non ha la fortuna di avere la fede, perché Dio, nella sua immensa misericordia, ama e protegge tutti indistintamente.