(IL MONITORE - marzo 2004)
Attraverso un gioco per computer chiamato “Tetris”, dalla Slovenia si riparla delle foibe. Un'iniziativa che lascia sconcertati e sorpresi quando si sa che in queste cavità furono gettati soldati e civili italiani ancora vivi e condannati ad una orribile e certa morte.
La rete Internet è la metafora del mondo reale, anzi ne è un’estensione in cui tutto è reso più facile dall’annullamento delle distanze che deriva dal fatto di poter visitare praticamente tutto l’universo navigando sulla rete, cioè privilegiando il senso della vista e, in misura ridotta, quello dell’udito, rinunciando (almeno per ora) agli altri tre. E come nel mondo reale ci sono buoni e cattivi, gli onesti e gli imbroglioni, i professori e gli studenti, i venditori e i compratori, così nella rete globale si possono leggere i giornali, frequentare corsi di istruzione, acquistare prodotti e si può anche essere imbrogliati, si può entrare inavvertitamente in siti per pedofili, si può rubare l’accesso a programmi che sarebbero a pagamento e ci si può beccare qualche bel virus in grado di danneggiare il nostro computer.
Ieri, navigando sulla rete, mi sono imbattuto in un sito che definirei di “bestie”, se non temessi di insultare gli animali. Si tratta delle pagine on-line di una rivista slovena, Mladina, che, come tutte le riviste che si rispettino (anche se questa merita solo disprezzo), pubblica un’edizione internet oltre a quella cartacea. Il fatto che sia scritta in sloveno e che io non conosca fortunatamente questa lingua barbarica, non mi ha impedito di comprendere il significato di una pagina, il cui indirizzo riporto qui di seguito per comodità del lettore: http://www.mladina.si/projekti/igre/fojba2000/game/index.html-l2, e lo spiego: www significa world wide web (nome della rete internet, che significa “ragnatela a estensione mondiale”), mladina è il nome della cosiddetta rivista, si è la sigla della Slovenia e indica che comunque il sito è controllato dalle autorità governative slovene, projekti significa probabilmente “progetto”, igre non lo so e infine la parola fojba 2000 è proprio inequivocabile.
Di che si tratta? Forse l’ennesimo articolo sulla tragedia delle foibe del 1943-45? Niente affatto! Ci sono delle foibe (anzi una sola, come dice il singolare), ma è dell’anno 2000, cioè una foiba rinnovata (e per fortuna virtuale, dato che sta su internet), ma non meno vergognosa e spregevole di quelle voragini carsiche, dove alla fine dell’ultima guerra furono gettati vivi decine di migliaia di italiani, rei soltanto di essere italiani, Ma, per mostrare appieno la gravità di questa pagina internet, devo informare i lettori, che già non lo conoscano, che da tempo (ancora prima dell’avvento di internet) esiste un gioco per computer chiamato “Tetris”, inventato mi pare da professori di un'università americana. Il gioco è molto semplice. C’è un rettangolo alto e stretto, che rappresenta un contenitore, in cui cadono dall’alto oggetti di varia forma e colore: quadrati, rettangoli, squadre, croci, mezze croci; scopo del gioco è di far ruotare mediante i tasti del computer gli oggetti mentre cadono, in modo che si impilino con quelli sotto senza lasciare spazi vuoti. Si tratta in buona sostanza di un gioco di ottimizzazione degli spazi. La foiba 2000 della rivista Mladina è un gioco di Tetris, dove però il contenitore è una foiba e gli oggetti che cadono sono le sagome di militari in divisa, i quali, per soprammercato, vengono buttati giù con un calcio da altri pupazzetti anch’essi in divisa, anche se diversa. Credo che non siano necessari commenti. E pensare che queste bestie, questi esseri inferiori vorrebbero entrare in Europa (e probabilmente ci riusciranno).
L’unica reazione italiana a questa ignominia è stata del Ministro dell’Innovazione Lucio Stanca, che grazie ai lunghi anni trascorsi in Ibm e alla sua stessa funzione, è stato in grado di apprezzare in pieno la vergogna di questo sito internet. Io vorrei fare di più: se qualche hacker mi sta leggendo almeno nella versione internet di questo giornale, per favore distrugga il sito della rivista Mladina. Lo farei io, se fossi in grado. Chi può lo faccia e non solo in Italia, ma tutto il mondo civile, virtuale e reale, gliene sarà grato.
Paolino Vitolo
Nota - Chiedo scusa ai lettori, perché per alcuni giorni avevo annunciato erroneamente che l'infame pagina web, oggetto di questo articolo, era stata oscurata. Purtroppo essa era stata solo spostata e, al momento in cui scrivo (26/03/2004), è ancora visibile in rete all'indirizzo sopra indicato (aggiornato).